La sinistra in Romania è pronta a tornare al governo. Domenica 11 dicembre 2016 si sono tenute le elezioni parlamentari, che hanno sancito la vittoria del partito socialdemocratico, a un anno dalle dimissioni di Victor Ponta, allora primo ministro e leader del partito.
I socialdemocratici hanno ottenuto il 45 per cento dei voti, contro il 20 per cento del partito Nazionale Liberale. Al terzo posto, con il 9 per cento dei voti, si è piazzato il partito Salviamo la Romania, creato nel febbraio 2016.
La Romania è uno dei paesi più poveri e corrotti dell’Unione europea: un cittadino su quattro vive sotto la soglia di povertà. L’aumento dei salari e delle pensioni e il taglio delle tasse sono alcune delle promesse elettorali dello schieramento vincente.
Il prossimo primo ministro rumeno potrebbe essere Liviu Dragnea, che attualmente sta scontando una pena per frode elettorale.
Nel 2016, dopo le dimissioni del premier Ponta in seguito all’incendio in una discoteca di Bucarest in cui morirono 64 persone, diverse personalità di spicco – tra cui ministri, imprenditori e giudici – sono finite sotto inchiesta. Molti romeni chiedono che la campagna contro la corruzione sia una priorità del prossimo governo.