Un recente studio della Royal Society for Public Health britannica ha rivelato, intervistando circa 1.500 giovani tra i 14 e i 24 anni, quali siano i social network più pericolosi per la salute mentale.
Il sondaggio, pubblicato venerdì 19 maggio, ha concluso che Snapchat, Facebook e Twitter sono dannosi per il benessere delle giovani generazioni, e che Instagram lo è più di tutti.
Tra i cinque social network più usati, solo YouTube è stato giudicato in grado di produrre un impatto positivo.
Il motivo risiede nel fatto che queste piattaforme possono contribuire a creare sensazioni di ansia, depressione e solitudine, oltre a generare preoccupazioni di autostima su se stessi, la propria vita e il proprio corpo, oltre a favorire il bullismo e i pensieri suicidi.
“È interessante notare come Instagram e Snapchat siano i peggiori per il benessere e la salute mentale”, ha dichiarato Shirley Cramer, amministratrice delegata della Royal Society for Public Health. “Entrambe le piattaforme sono molto focalizzate sull’immagine e sembra che possano portare a sentimenti di inadeguatezza e ansia nei giovani”.
Secondo Cramer, le piattaforme come Instagram e simili dovrebbero avvertire gli utenti quando le fotografie delle persone ritratte sono state manipolate in maniera digitale, per evitare confronti che potrebbero avere impatti negativi sulla propria autostima.
I giovani interrogati sono stati invitati a valutare come ciascun sito social media abbia influenzato le loro vite nell’ambito di un elenco di 14 temi tra cui ansia, depressione, solitudine, sonno, bullismo e Fomo (“Fear of missing out”, ossia la paura di perdersi quello che sta succedendo).
Sulla base delle valutazioni, Instagram è stata giudicata quella con l’effetto più negativo, con Snapchat al secondo posto. Facebook è stato giudicato nocivo per quanto riguarda danni al sonno e bullismo, mentre ha guadagnato punti nell’ambito del supporto emotivo e nella sua creazione di comunità.