Per i lettori del Guardian, Edward Snowden è l’uomo del 2013. Tra una lista di 10 nomi scelti dai giornalisti e dagli editori del quotidiano e sottoposti a 2000 lettori, la talpa che ha svelato la natura intrusiva delle attività di sorveglianza del governo americano e dei suoi alleati occidentali, ha vinto con 1.445 voti.
Al secondo posto ci sono Marco Weber e Sini Saarela, i due attivisti di Greenpeace a capo della protesta contro le trivellazioni nell’Artico russo, e al terzo Papa Francesco.
Poco più di sei mesi fa, scrive il Guardian, nessuno aveva sentito parlare di lui, e poche persone fuori dagli Stati Uniti sapevano a cosa corrispondeva la sigla Nsa. Adesso i lettori pensano che, divulgando circa 200 mila documenti segreti, l’eroe del Datagate abbia “rinunciato al suo futuro per il bene dei valori democratici, della trasparenza e della libertà”, come commenta Miriam Bergholz accant al suo voto on line. Ma anche l’anno scorso il premio era andato a una “talpa”, quella di Wikileaks. Il soldato americano Manning aveva impressionato i lettori più o meno per le stesse motivazioni: per il “coraggio” di aver messo in pericolo la propria vita per svelare i segreti che si celano nelle stanze del potere.
Il coraggio è quello che premia anche gli altri membri del podio, gli attivisti di Greenpeace, che secondo i lettori “hanno subito lesioni e rischiato anche la morte” per qualcosa di molto più importante della privacy, ovvero, “l’intero pianeta”.
A far parte della classifica anche Jackie Monroe, la modella somala attivista dei diritti umani e il rapper americano Kanye West.
Ecco l’intera classifica:
1. Edward Snowden
2. Marco Weber e Sini Saarela
3. Papa Francesco
4. Jack Monroe
5. Waris Dirie
6. Satoshi Nakamoto
7. Kanye West
8. Andy Murray
9. Elon Musk
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