Domenica 22 ottobre si sono svolte le elezioni presidenziali in Slovenia. Nove candidati hanno partecipato alla tornata elettorale, tra cui il presidente uscente Borut Pahor. Nessun candidato ha ottenuto la maggioranza dei voti necessaria per essere eletto. Per questo, il 12 novembre 2017 si terrà il ballottaggio tra Borut Pahor e lo sfidante Marjan Šarec.
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La Slovenia dovrà quindi attendere il ballottaggio per conoscere il nome del nuovo presidente, che si insedierà il 23 dicembre, anche se Pahor ha un consistente vantaggio su Šarec. Il presidente uscente ha però mancato la vittoria al primo turno per non aver raggiunto il 50 per cento dei voti più uno necessari a essere eletto.
L’affluenza alle urne si è attestata intorno al 42 per cento su un totale di 1,7 milioni di aventi diritto. Pahor ha raccolto il 47 per cento dei consensi, mentre Šarec si è fermato al 25 per cento. Terza classificata è Romana Tomc del partito democratico, il principale partito di opposizione in Slovenia, che ha raccolto appena il 13,7 per cento dei voti. Il 30 ottobre saranno proclamati i risultati ufficiali del primo turno, quando terminerà lo spoglio del voto postale.
I candidati
Borut Pahor, leader del partito Socialdemocratico dal 1997, è stato eletto presidente per la prima volta nel 2012, dopo aver servito come primo ministro per quattro anni, dal 2008.
Marjan Sareć invece è un ex attore comico e sindaco della cittadina di Kamnik, che ha definito la propria candidatura come “davvero seria”.
Il presidente della repubblica slovena
La Slovenia è una repubblica parlamentare, il cui capo dello stato svolge un ruolo soprattutto di rappresentanza, anche se su questioni di rilevanza nazionale il governo può chiedere il suo parere. Un presidente sloveno non può ricoprire tale carica per più di due volte consecutive.
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