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    Il filosofo Slavoj Zizek: “Il Coronavirus è la morte del capitalismo e un’opportunità per reinventare la società”

    Secondo il filosofo inoltre è "triste che abbiamo bisogno di una catastrofe per ripensare le caratteristiche di base della società in cui viviamo"

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 21 Mar. 2020 alle 12:49 Aggiornato il 21 Mar. 2020 alle 13:00

    Il filosofo Slavoj Zizek: “Perché il Coronavirus è la morte del capitalismo”

    Il Coronavirus è “la morte del capitalismo e un’opportunità per reinventare la società”: ne è convinto il filosofo sloveno Slavoj Zizek, che ha proposto la sua teoria su ciò che sta accadendo nel mondo a causa della pandemia di Covid-19 su Russia Today. Secondo Zizek, infatti, l’epidemia di Coronavirus è “un segno” che l’umanità non può continuare a vivere come fatto fino ad ora e che è “necessario un cambiamento radicale”. “Forse un altro virus, ideologico e molto più benefico – sostiene il filosofo – si diffonderà e si spera che ci infetti: il virus del pensiero di una società alternativa, una società al di là dello stato-nazione, una società che si aggiorna nelle forme di solidarietà e cooperazione globale”.

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    “Man mano che il panico si diffonde sul coronavirus, dobbiamo fare la scelta definitiva: o mettiamo in atto la logica più brutale della sopravvivenza del più adatto o parliamo di comunismo globale” spiega Zizek, che poi aggiunge: “Questo collasso economico è dovuto al fatto che l’economia si basa fondamentalmente sul consumo e sulla ricerca di valori promossi dalla visione capitalista, come la ricchezza materiale. Ma non dovrebbe essere così, non dovrebbe esserci una tirannia del mercato”.

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    Secondo il filosofo, inoltre, bisogna “riflettere su un fatto triste che abbiamo bisogno di una catastrofe per ripensare le caratteristiche di base della società in cui viviamo”. Zizek, infatti, è convinto che da questa situazione “emergeranno nuovi valori e si riaffermerà l’importanza della comunità, della convivenza e dell’intimità”.

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