Duecentomila morti, oltre tre milioni di rifugiati e un terzo della popolazione sfollata: questa è la Siria a quattro anni dall’inizio della guerra civile.
Una Siria che sta sprofondando nell’oscurità, letteralmente.
Attraverso alcune immagini satellitari rilasciate oggi, quest’oscurità diventa visibile. Gli scienziati dell’Università di Wuhan in Cina, in collaborazione con la coalizione globale #WithSyria, formata da 130 organizzazioni umanitarie e di difesa dei diritti umani, hanno analizzato una serie di immagini satellitari che dimostrano che dal marzo del 2011 ad oggi, il numero di luci visibili di notte in Siria sono diminuite dell’83 per cento.
“Le immagini satellitari sono la fonte di dati piú oggettiva per mostrare la devastazione della Siria su scala nazionale”, dichiara il dottor Xi Li, direttore di ricerca del progetto. ‘‘Riprese a distanza di 800km dalla superficie, le immagini ci aiutano a capire la sofferenza e la paura vissute dai siriani comuni ogni giorno mentre il paese viene distrutto attorno a loro”.
La Siria vista dal satellite nel Marzo del 2011
L’analisi di queste immagini riflette l’effetto della guerra sulle infrastrutture del Paese, le perdite umane e il numero crescente di sfollati. Tutto questo è più evidente intorno ad Aleppo, a nord, vicino al confine con la Turchia, dove si è spento il 97 per cento delle luci. Nel 2011, è illuminatissima. Quattro anni più tardi, si intravede a malapena.
Il 96 per cento delle luci si son invece spente a Raqqa, da due anni roccaforte dello Stato Islamico. A Homs, teatro di sanguinose battaglie tra l’esercito siriano arabo – che attualmente controlla la città – e l’esercito siriano libero, le luci spente sono l’87 per cento.
Le uniche eccezioni sono le province di Damasco, che ospita la residenza del Presidente Bashar al-Assad, e Quneitra, vicino alla frontiera israeliana, dove il declino osservato nei livelli di illuminazione è, rispettivamente, del 35 e 47 per cento, quindi ben inferiore alla media.
La Siria vista dal satellite nel Febbraio del 2015
La comunità internazionale continua a fallire nella ricerca di una soluzione politica concreta che ponga fine alla violenza e alla sofferenza del popolo siriano. #WithSyria ha lanciato una petizione e una campagna online per ricordare ai leader del mondo che urge una soluzione.
“A quattro anni dall’inizio della crisi, il popolo siriano è stato gettato nel buio: indigenti, impauriti e costernati per la perdita di amici e del paese che conoscevano”, dichiara David Miliband, presidente e direttore esecutivo del Comitato Internazionale di Soccorso. “I siriani meritano molto di piú dalla comunità internazionale – è da tempo arrivata l’ora di mostrare che non rinunceremo e che lavoreremo con loro per riaccendere le luci”.
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