Siria, raid aereo colpisce un mercato nella provincia di Idlib
È di almeno 43 morti il bilancio del raid aereo sul mercato Maara al-Numan nella provincia di Idlib, in Siria, compiuto dall’aviazione russa. A riferirlo è l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui almeno 19 civili sono deceduti a seguito del bombardamento, avvenuto nell’area de-escalation dove è vietato condurre attacchi.
Secondo quanto riportato da medi arabi, il raid sarebbe stato eseguito dalle forze fedeli al governo di Damasco e dai loro alleati. Stando all’emittente araba al-Jazeera, l’aviazione siriana e quella russa hanno bombardato ripetutamente alcune aree residenziali della città ma il Cremlino ha negato le accuse.
La scorsa settimana le Nazioni Unite hanno reso noto un bilancio dei primi ottanta giorni di bombardamenti da parte delle forze siriane, sostenute da quelle russe, nella regione nord-occidentale della Siria.
L‘Onu ha parlato di “oltre 350 civili uccisi e 330 mila persone sfollate”. E ha registrato almeno 330mila sfollati fuggiti dalle proprie case.
Il 17 settembre 2018, Turchia e Russia hanno raggiunto un accordo per istituire una zona di disarmo di 15-20 chilometri a Idlib, l’ultima roccaforte dei ribelli siriani non finanziati dall’Occidente. Da allora, i miliziani del movimento Hayat Tahrir al-Sham, composto da ex appartenenti ad al-Qaeda, hanno assunto il controllo della regione, controllando de facto la provincia.