Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato oggi, giovedì 5 marzo, di aver “raggiunto un accordo” con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sulla provincia di Idlib in Siria. L’accordo arriva dopo un colloquio a Mosca durato oltre cinque ore. Si tratta di “un accordo di cessate il fuoco a Idlib dalla mezzanotte” e che “sarà monitorato dalle forze turche”.
Bisogna ricordare che quella di Idlib è la peggiore crisi del ventunesimo secolo. Ma cosa sta succedendo di preciso? Nella zona nord occidentale della Siria, sono in atto i combattimenti tra le forze governative di Assad, sostenute dalla Russia di Vladimir Putin, e le milizie ribelli appoggiate dalla Turchia di Recep Tayyip Erdoğan.
Gli scontri armati vanno avanti da tempo e si sono intensificati nelle ultime settimane. Ma soprattutto non risparmiano nessuno: anzi a pagarne maggiormente le conseguenze sono le donne e i bambini del Paese. Solo una settimana fa, in un solo giorno, almeno 22 soldati turchi sono rimasti uccisi in seguito ad alcuni raid aerei sulla città. Un bilancio che è all’ordine del giorno nella parte nord occidentale della Siria.
L’ultima strage di civili in ordine di tempo, invece, risale allo scorso 25 febbraio quando i bombardamenti hanno colpito aree densamente popolate sia la città di Idlib che quella di Mareet Misirin, provocando la morte di almeno 18 persone e il ferimento di almeno 185 feriti, di cui la metà erano donne e bambini. Secondo quanto riferito da Medici Senza Frontiere, almeno 66 dei feriti sono arrivate in ospedale in gravi condizioni: tra questi c’erano anche 14 bambini. Un vero e proprio attacco indiscriminato, documentato anche dalle terribili testimonianze audio, in cui medici e infermieri affermano: “Abbiamo ricevuto i corpi dei morti.
1. Siria, a Idlib è in atto la peggiore crisi umanitaria del 21esimo secolo, ma nessuno sembra interessarsene 2. Siria, il “gioco delle risate” inventato dal papà per distrarre la figlia dalle bombe | VIDEO