Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per un cessate il fuoco nella città di Aleppo, nel nord della Siria, motivato da ragioni umanitarie.
Infatti, secondo quanto dichiarato dall’Onu martedì 9 agosto 2016, due milioni di persone non hanno alcun accesso ad acqua corrente o elettricità dopo che gli attacchi della settimana scorsa hanno colpito le infrastrutture della città.
“Le Nazioni Unite sono molto preoccupate che, se i sistemi elettrici e idrici non saranno immediatamente riparati, le conseguenze saranno terribili per milioni di civili”, hanno detto in una dichiarazione congiunta Yacoub El Hillo e Kevin Kennedy, coordinatori umanitari dell’Onu per la Siria.
L’Unicef ha sottolineato che i bambini saranno particolarmente vulnerabili: “Questi tagli [alla corrente e all’acqua] nel pieno di un’ondata di caldo mettono i bambini nel grave pericolo di contrarre malattie trasmesse via acqua”.
Inoltre, i malati e i feriti di Aleppo non hanno accesso a cure mediche. Dopo i ripetuti attacchi sulle strutture ospedaliere, restano in città solo 35 medici che non riescono a far fronte alla domanda di assistenza.
Sabato 6 luglio, i ribelli erano riusciti a rompere l’assedio delle forze filogovernative che durava ormai da un mese e aveva isolato nei quartieri orientali della città circa 250mila persone.
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