L’esercito siriano avanza verso l’ultima roccaforte del sedicente Stato islamico nella provincia di Aleppo, tagliando la principale via di approvvigionamento della cittadina di al-Bab. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha reso noto il 6 febbraio 2017 che le forze governative hanno ottenuto il controllo di Tell Uwayshiya, un collina a 9 chilometri a sudest di al-Bab, conquistando così una postazione che consente di monitorare il traffico sulla sottostante strada che collega il centro aleppino a Raqqa, la capitale dell’Isis in Siria.
Ma al-Bab è anche circondata dalle forze ribelli e da quelle turche loro alleate. Non è chiaro se le truppe di Damasco intendano competere con loro per la riconquista della cittadina, considerata da tutte le parti in gioco una preda ambita. Il governo guidato da Bashar al-Assad ha denunciato il sostegno di Ankara all’offensiva ribelle, denominato operazione Scudo dell’Eufrate, lanciata ad agosto 2016 per liberare l’area di confine tra Siria e Turchia dalla presenza jihadista.
Nonostante questo, tra il principale alleato di Assad, la Russia, e la Turchia è stata stretta un’alleanza proprio sul dossier siriano, e le rispettive aeronautiche hanno condotto raid congiunti proprio su al-Bab.
Intanto si combatte anche nella provincia di Homs dove le forze governative si sono scontrate con l’Isis per il controllo del pozzo petrolifero di Hayyan, a ovest di Palmira, mentre l’alleanza di combattenti curdi e arabi sostenuta dagli Stati Uniti ha lanciato una nuova fase nell’offensiva per isolare Raqqa. Le Forze democratiche siriane hanno annunciato sabato 4 febbraio che intendono conquistare le aree a est della città, inclusa la strada principale che conduce alla provincia di Deir ez-Zor, anch’essa sotto il controllo quasi totale dell’Isis.
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