Siria, 22 scuole bombardate a Idlib dall’inizio dell’anno. Decine di morti
In Siria, soprattutto nella regione di Idlib, dall’inizio dell’anno sono state bombardate 22 scuole: sono gli “effetti collaterali” della continua guerra nel Paese, con l’aviazione del governo di Damasco e gli alleati russi che non esitano a condurre raid aerei per fermare l’avanzata dei ribelli sostenuti dalla Turchia.
Almeno la metà di queste scuole sono state attaccate solo nelle ultime ore: nei raid sono morte almeno 25 persone, mentre circa 80 sono i feriti. I bombardamenti a tappeto, dunque, non risparmiano neanche gli edifici in cui si rifugiano i civili. Secondo Medici senza frontiere, a essere colpite sono state soprattutto alcune scuole che ospitano famiglie sfollate. Mentre Save the Children ha denunciato i raid su dieci scuole, avvenuti durante l’orario scolastico: alcuni di questi edifici erano in funzione e quindi pieni di persone, altre per fortuna erano vuote. Tra le vittime c’è stata anche una bambina, oltre a tre insegnanti. La bambina che ha perso la vita nell’attacco è stata colpita fuori dalla sua scuola, mentre tentava di abbandonare l’edificio.
Nei giorni scorsi, il tema degli eccessivi bombardamenti è stato portato anche al Consiglio per i diritti umani dell’Onu, a Ginevra. In quell’occasione è intervenuto anche il ministro degli Esteri della Russia (alleata delle forze governative di Bashar al-Assad), Serghei Lavrov: “Una tregua? Sarebbe capitolare di fronte ai terroristi, e persino ricompensarli per le loro attività in violazione dei trattati internazionali e di numerose risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu”, ha detto. Così, ogni giorno, ogni cittadino della regione di Idlib continua a temere bombardamenti da un momento all’altro.