Di fronte all’offensiva delle Forze democratiche siriane, una coalizione tra arabi e curdi, e alla caduta quasi definitiva di Raqqa, la capitale del sedicente Stato Islamico in Siria, diversi miliziani dell’Isis, insieme alle proprie famiglie, hanno cominciato a evacuare la città. Tra loro ci sono anche alcuni foreign fighter.
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Il 90 per cento della città di Raqqa è ora sotto il controllo delle Forze democratiche della Siria, l’alleanza curdo-araba sostenuta dagli Stati Uniti, che negli ultimi mesi ha lanciato la battaglia finale per liberare la città.
Le Forze democratiche della Siria hanno negoziato la resa dei combattenti siriani dell’Isis, compresi i miliziani stranieri. L’obiettivo dell’accordo era quello di ridurre le vittime tra i civili durante il ritiro delle milizie del sedicente Stato Islamico.
L’accordo ha permesso ad almeno 275 miliziani del sedicente Stato islamico di lasciare la città, in cui sono presenti ancora tra i 200 e i 300 foreign fighters. Omar Alloush, membro del consiglio civico di Raqqa ha confermato però che anche alcuni miliziani stranieri sono stati lasciati andare.
Secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, alcuni foreign fighters sono stati evacuati insieme alle proprie famiglie, a bordo di alcuni autobus arrivati nella notte dalle campagne a nord della città.
“Quasi tutti i civili presenti a Raqqa sono invece già stati evacuati negli scorsi giorni attraverso passaggi sicuri previsti dall’accordo”, ha detto all’agenzia di stampa Reuters, Talal Selo, un portavoce delle Forze democratiche siriane.
Secondo fonti della coalizione guidata dagli Stati Uniti, la scorsa settimana almeno 3.500 civili hanno lasciato le aree di Raqqa ancora controllate dall’Isis.
Intanto sulla città continuano i raid aerei da parte dell’aeronautica statunitense, permettendo alle forze democratiche siriane a terra di avanzare più velocemente.
“Abbiamo condotto su Raqqa alcuni bombardamenti nelle ultime 24 ore”, ha confermato a Reuters, il colonnello statunitense Ryan Dillon.
Secondo un portavoce della coalizione curdo-araba infatti, alcune zone della città vedono ancora la presenza di miliziani dell’Isis disposti a combattere. I miliziani che hanno evacuato la città si stanno dirigendo verso Deir-Ezzor e altri territori ancora sotto controllo del sedicente Stato Islamico.