Siria, arrestate la moglie e la sorella di al-Baghdadi
Il 4 novembre la Turchia ha annunciato di aver catturato in Siria Rasmiya Awad, sorella del leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi ucciso il mese scorso in un raid degli Stati Uniti e oggi 6 novembre il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha confermato di aver arrestato anche la moglie.
La sorella di al Baghdadi si chiama Awad ed è una donna di 65 anni, abitava con la famiglia in una roulotte nella città di Azaz, in provincia di Aleppo, zona sotto il controllo della Turchia a 10 km dal confine turco.
Secondo una alto funzionario turco che ha preferito rimanere anonimo “la donna se fosse anche lei parte dell’Isis potrebbe espandere significativamente la conoscenza del gruppo e contribuire alla cattura di altri criminali”.
In cambio dell’arresto della sorella del leader dell’Isis ieri Ankara ha chiesto agli Stati Uniti il ritorno di Fethullah Gulen, l’imam rifugiato in Pennsylvania da vent’anni che la Turchia considera l’organizzatore del fallito golpe del 2016 a Istanbul contro Erdogan.
Il 13 novembre il presidente della Turchia Erdogan si recherà negli Stati Uniti per incontrare Donald Trump. “Fethullah Gulen è importante per la Turchia come il leader di Daesh (Isis) al Baghdadi lo era per gli Stati Uniti”, ha detto Erdogan, tornando a chiedere a oltre tre anni dal fallito colpo di stato l’estrazione del magnate e imam residente negli Usa, un tempo suo alleato.