Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Si sono registrati 24mila tentativi di accesso a siti porno dal Parlamento britannico

    La sede del parlamento britannico.
    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 8 Gen. 2018 alle 10:35 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:48

    Dopo le elezioni parlamentari nel Regno Unito, ci sono stati oltre 24mila tentativi di accesso a siti pornografici dalle Camere del Parlamento.

    Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

    La cifra di 24.473 tentativi rappresenta in media circa 160 richieste al giorno in media da computer e altri dispositivi collegati alla rete parlamentare, la rete utilizzata da parlamentari e personale, tra giugno e ottobre dell’anno scorso.

    Il Parlamento britannico è stato recentemente investito da un importante scandalo sessuale a Westminster, che ha condotto alle dimissioni dell’ex vice premier Damian Green, sorpreso nel 2008 con alcune foto pornografiche sul suo computer personale nell’ufficio alla Camera dei Comuni e accusato di aver abusato di almeno due donne, un’attivista e una giornalista.

    Il picco dei tentativi di accesso è stato registrato a settembre 2017.

    Nel 2016, il sistema di filtraggio parlamentare ha bloccato 113.208 tentativi, in calo rispetto ai 213.020 dell’anno precedente.

    Un portavoce parlamentare ha commentato dicendo: “Tutti i siti web pornografici sono bloccati dalla rete di computer del parlamento. La stragrande maggioranza dei tentativi di accedervi non è intenzionale. I dati mostrano richieste di accesso a siti Web, non visite vere e proprie”.

    Ci sono 8.500 computer sulla rete parlamentare, che sono usati dai parlamentari e dallo staff. I dati sugli accessi ai siti porno riguardano anche i dispositivi personali utilizzati quando si accede alla rete wifi.

    Si sono registrati inoltre almeno 2.751.755 tentativi di accedere a siti web bloccati sulla rete parlamentare da gennaio a ottobre di quest’anno.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version