“Divieto del sesso”, almeno tra non conviventi. Così la stampa britannica ha interpretato la nuova legislazione volta a limitare e, in tanti casi, proibire gli incontri al chiuso per via dell’emergenza Coronavirus e della fondamentale necessità di mantenere delle regole ben precise per quanto riguarda il distanziamento sociale anti-contagio. Un insieme di regole che, di fatto, vietano gli incontri tra non conviventi e, di conseguenza, il sesso tra partner che non risiedono sotto lo stesso tetto. Più nello specifico, in effetti, secondo la regola anti-Covid “nessuna persona può passare la notte in un posto diverso dal luogo in cui vive senza una ragionevole scusa”; il che si traduce, come ha scritto anche Mashable Italia, in un vero e proprio “sex ban”, dato che le visite ai partner non sono comprese tra queste “ragionevoli scuse”.
La nuova legge è entrata in vigore nel Regno Unito il 1 giugno 2020 e va a definire appunto le circostanze in cui “due o più persone sono insieme nello stesso posto per impegnarsi in qualsiasi forma di interazione sociale tra loro o intraprendere qualsiasi altra attività reciproca”. La regola, dunque, riguarda sia partner che amici, i quali dovranno attendere altro tempo per potersi riunire in spazi chiusi e privati. Le precedenti restrizioni non fornivano indicazioni precise su questo, ma ora la guida della polizia pubblicata dal College of Policing non lascia spazio a dubbi: il governo guidato da Boris Johnson ha vietato riunioni dal vivo tra due o più persone, oltre che limitato e reso illegali gli spostamenti verso altre case; i cittadini che infrangeranno tali norme potranno dunque essere perseguiti.