I Servizi federali per la sicurezza della Federazione russa (Fsb) hanno reso noto lunedì 8 febbraio 2016 di aver arrestato sette militanti dello Stato islamico nella città di Yekaterinburg, quarta città del paese situata nella regione degli Urali.
I sospetti stavano pianificando attacchi dinamitardi a Mosca, San Pietroburgo e nella regione di Sverdlovsk stessa, di cui Yekaterinburg è il capoluogo.
L’Fsb ha dichiarato che il gruppo, che include cittadini di stati centroasiatici, è stato accusato di terrorismo e di possesso illegale di armi ed esplosivi.
Nel corso delle perquisizioni delle case dei sospetti, è stato scoperto un laboratorio per la manifattura di bombe e sono stati rinvenuti detonatori, armi da fuoco, granante e letteratura estremista.
“Abbiamo accertato che gli uomini arrestati pianificavano di recarsi in Siria dopo aver compiuto gli atti di terrore, per prendere parte alle azioni militari dello Stato islamico”, ha riferito l’Fsb.
Il gruppo era diretto da un combattente del sedicente Stato islamico proveniente dalla Turchia, ha aggiunto l’Fsb senza fornire ulteriori dettagli.