Sea Watch gommone Libia | L’Ong tedesca Sea Watch ha soccorso 65 persone da un gommone che si trovava a circa 60 chilometri dalle coste libiche.
A dare la notizia è la stessa Ong, che su Twitter ha scritto che il gommone è stato avvistato da un aereo civile di ricognizione.
“Libia, Malta, Italia, Olanda informate: nessuna risposta”, si legge nel tweet. “Nel Mediterraneo stanno diminuendo i testimoni, non le partenze”.
Dopo pochi minuti è arrivato il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che sui social scrive: “Ho appena firmato una diffida ad avvicinarsi alle acque territoriali italiane. I nostri porti sono, e rimangono, chiusi”.
La nave dell’Ong Sea Watch è l’unica nave civile di soccorso che sta ancora monitorando la situazione nel Mediterraneo centrale.
Alcuni giorni fa Matteo Salvini aveva dichiarato: “La nave ong Sea Watch 3 (bandiera olandese) sta navigando nel Mediterraneo in direzione Libia. Avviso ai naviganti: non pensino di aiutare scafisti, imbarcare immigrati e dirigersi verso l’Italia perché verranno fermati con ogni mezzo lecito consentito. L’avviso è rivolto anche ai nostalgici dei porti aperti presenti in Parlamento”.
Ieri l’Ong ha condiviso un video in cui mostra alcuni naufraghi che scappano a nuoto per sfuggire alla guardia costiera libica.
Sempre nella giornata di ieri, 14 maggio, è arrivata dalla procura di Catania la richiesto di archiviazione per il comandante e per il capo missione della nave Open Arms, accusati di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina in riferimento allo sbarco avvenuto il 17 marzo del 2018 a Pozzallo, quando la Ong aveva soccorso 218 migranti al largo della Libia.
Oggi il giudice Nunzio Sarpietro ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dall’ufficio guidato dal procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, quindi l’indagine è ufficialmente archiviata.
Alcuni giorni fa il ministro dell’Interno Matteo Salvini annunciava: “Un migliaio di persone sbarcate dal primo gennaio 2019 contro le quasi 10.000 dello stesso periodo di un anno fa”.
Secondo i dati dell’Unhcr nel 2019 dalla Libia sono sbarcate in Italia 1.073 persone. Più o meno altrettante persone sono state riportate in Libia dalla guardia costiera libica. Circa 300 sono le morti registrate nella rotta del Mediterraneo centrale.
La nave Sea Watch 3 dell’Ong omonima è stata al centro di un caso politico e diplomatico a dicembre 2018 dopo essere rimasta per settimane al largo di Malta.
Alla fine di gennaio 2019 il Viminale ha negato per giorni lo sbarco a 47 persone bloccate a circa un miglio dalle coste siciliane. Sulla vicenda il ministro dell’Interno Matteo Salvini è indagato per sequestro di persona.
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