Migranti, Sea Watch salva 60 persone al largo della Libia
“Alle 4 del mattino la Sea Watch 3 ha soccorso altre 42 persone in zona Sar Maltese. L’imbarcazione su cui viaggiavano era stata segnalata ieri pomeriggio ma le autorità Maltesi si sono rifiutate di intervenire. Le persone a bordo correvano un serio rischio di ipotermia”: così l’organizzazione umanitaria Sea Watch in un messaggio su Twitter.
Il salvataggio segue quello effettuato nella giornata di ieri, giovedì 9 gennaio, effettuato dalla ong tedesca.
“Il nostro equipaggio ha concluso un soccorso di circa 60 persone a 24 miglia dalla Libia segnalatoci da #Moonbird in volo. Poco prima #SeaWatch aveva documentato l’intercettazione di 2 gommoni le cui persone sono state riportate in #Libia”.
I volontari hanno dato la notizia di aver salvato 60 migranti, soccorsi a 24 miglia dalle coste libiche.
La loro imbarcazione era stata avvistata da Moonbird, l’aereo della Ong che avvista i naufraghi in mare.
Poche ora fa Sea Watch aveva affermato, sempre attraverso le sue pagine social: “In queste ore, la Sea Watch è l’unica nave civile di soccorso nel Mediterraneo. Dopo diversi giorni di condizioni meteomarine avverse, e in vista di un miglioramento, restiamo nell’area di ricerca e soccorso, pronti ad intervenire affinché nessuno muoia nel nostro mare”.
Nonostante il freddo, le imbarcazioni di migranti hanno ripreso le rotte verso l’Italia e nello specifico verso le coste del Salento. Si tratta del terzo arrivo presso le coste italiane da inizio anno: trenta migranti, tra cui anche una donna e un minore non accompagnato, a bordo di uno yatch, sono state soccorse nella notte e trasportare a Santa Maria di Leuca.