Secondo la corte di Mogadiscio, i colpevoli non sono i due uomini che hanno abusato di una diciannovenne, ma gli altri due giornalisti che ne hanno raccontato la storia. La vittima stessa è accusata di diffamazione e condannata a sei mesi di reclusione all’interno della propria casa.
Ieri è arrivato dalla capitale somale il verdetto sull’episodio si stupro denunciato da una giovane donna. Il giudice Hashi Elmi Nur ha condannato oltre lei, anche Abdilmalik Yusuf, manager di Radio Shabelle e il giornalista Mohamed Bashir, accusati di oltraggio alle istituzioni e false accuse.
Come pena alternativa al carcere, i due hanno la possibilità di pagare una multa che corrisponde a un dollaro per ogni giorno di carcere inflitto: 365 dollari per Yusuf e 180 per Bashir.
Nessun arresto, invece, è scattato per i due uomini denunciati per lo stupro.