Scontro tra supermissili nei cieli dell’Ucraina: gli ipersonici russi colpiscono una batteria di Patriot Usa
È stato un attacco “eccezionale per la sua densità”. Così il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Serhiy Popko ha descritto l’offensiva missilistica che ieri ha cercato di travolgere le difese della capitale ucraina, fornite dagli Stati Uniti. Nella notte tra lunedì e martedì la Russia avrebbe lanciato da diverse direzioni sei missili ipersonici Kinzhal, nove missili cruise Kalibr, tre missili balistici Iskander, sei droni Shahed e tre di altri modelli nel tentativo di saturare la contraerea ucraina.
Secondo il ministero della Difesa russo, un Kinzhal è riuscito a colpire una batteria di missili Patriot, a difesa di Kiev. Due fonti statunitensi hanno confermato a Reuters che una postazione è stata danneggiata ma non distrutta e probabilmente non sarà necessario portarla via dall’Ucraina per ripararla. In precedenza il capo di stato maggiore delle forze ucraine, Valeriy Zaluzhnyi, aveva dichiarato che la contraerea era riuscita a intercettare tutti e sei i temuti Kinzhal, lanciati da un caccia russo, oltre ai Kalibr e agli Iskander. Un bilancio contestato dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, che ha accusato le autorità ucraine di rivendicare un numero di missili abbattuti “sempre tre volte maggiore di quelli che lanciamo”. “E sbagliano continuamente il tipo di missili. Ecco perché non li colpiscono”, ha aggiunto.
“Un anno fa, non siamo stati in grado di abbattere la maggior parte dei missili dei terroristi, in particolare quelli balistici”, ha detto Volodymyr Zelenskiy durante il suo intervento, in collegamento video, al Consiglio d’Europa in Islanda. “E ora sto chiedendo una cosa. Se siamo in grado di farlo, c’è qualcosa che non possiamo fare?”
Cosa sono i missili ipersonici
I missili ipersonici si distinguono per l’elevata velocità, la capacità di viaggiare a bassa quota e l’alta manovrabilità, che possono complicare i tentativi di intercettarli. A differenza dei missili tradizionali, non seguono una traiettoria predeterminata, e possono essere manovrati prima di arrivare a destinazione. Secondo il Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington, designare un missile come il Kinzhal “ipersonico” può essere “fuorviante” poiché, a un certo punto durante il loro volo, “quasi tutti i missili balistici raggiungono velocità ipersoniche”.
Il Kinzhal (“pugnale”), definita come l’arma “ideale” da Vladimir Putin, può raggiungere una velocità dieci volte superiore a quella del suono e un raggio d’azione di 2 mila chilometri: può essere lanciato da un caccia o da un bombardiere Tu23 ed è anche in grado di trasportare una carica nucleare. Si tratta di una delle armi di “prossima generazione” annunciate dalla Russia nel 2018, il cui impiego in combattimento non era mai stato riconosciuto prima dal Cremlino.