Milioni di cittadini venezuelani hanno partecipato a uno sciopero generale di 24 ore organizzato dall’opposizione giovedì 20 luglio contro la decisione del presidente Nicolás Maduro di modificare la costituzione.
Durante lo sciopero in diverse città si sono verificati degli scontri tra la polizia e i manifestanti, che hanno portato alla morte di almeno tre persone secondo la Bbc. L’agenzia Reuters, citando le autorità, parla invece di due vittime (Ronney Tejera, 24 anni, e Andres Uzcategui, 23 anni) colpite da spari durante i disordini.
Oltre 300 sono state invece arrestate secondo quanto riporta un gruppo di attivisti locali.
#20Jul 11:30PM: 367 arrestos verificados en contexto de #ParoCivico #Venezuela :Zulia 140, Carabobo 66, Nva Esparta 43, Aragua 24… pic.twitter.com/TeNEvKhAqg
— Alfredo Romero (@alfredoromero) 21 luglio 2017
Nelle strade della capitale, Caracas, e in altre città i manifestanti hanno costruito barricate con mobili e immondizia . La Bbc riporta che una delle vittime è morta nelle periferie di Caracas, altre due nella città di Valencia, nel nord del paese.
Secondo l’opposizione l’85 per cento della popolazione si è unita allo sciopero, ma il presidente Maduro ha sminuito la sua importanza, sostenendo che si è trattato di uno sciopero di piccole dimensioni e che i leader saranno arrestati.
In alcuni quartieri filo-governativi della capitale, però, i negozi sono rimasti aperti e gli impiegati pubblici sono andati a lavoro.
Maduro ha indetto nuove elezioni per nominare una nuova assemblea costituente che modifichi la costituzione venezuelana.
Da quando si sono intensificate le proteste, ad aprile 2017, quasi cento persone sono state uccise nel paese.