La polizia di Chicago si è scontrata con i manifestanti dopo che un agente ha sparato e ucciso un uomo di colore sospettato di avere con sé una pistola.
Una folla di circa 150 persone ha gridato “assassini”, lanciando oggetti e saltando sulle auto dei poliziotti durante gli scontri avvenuti nel Sud di Chicago.
I poliziotti armati di manganelli si sono scontrati con i manifestanti, secondo quanto riferito dai media locali.
Tre agenti hanno riportato ferite lievi e 4 manifestanti sono stati arrestati.
A scatenare l’indignazione e le proteste in alcune città degli Stati Uniti sono state le diverse uccisioni di afroamericani, alcuni di loro disarmati, da parte della polizia.
Secondo quanto riferito dalla polizia, i manifestanti di Chicago sono stati dispersi intorno alle 22.30 locali.
L’uomo di colore ucciso a Chicago si chiamava Harith Augustus e aveva 37 anni.
In una dichiarazione della polizia si legge che gli agenti di pattuglia nel distretto di South Shore alle 17:30 locali hanno visto un uomo che “sembrava essere armato”.
“Ne è seguito uno scontro armato che ha portato un ufficiale a sparare e a colpire a morte il colpevole”, si legge nella dichiarazione, che aggiunge che la polizia ha recuperato una pistola e due caricatori ritrovati sulla scena.
Il capo della pattuglia della polizia di Chicago, Fred Waller, ha dichiarato ai media statunitensi che gli agenti hanno visto un rigonfiamento sospetto nei pantaloni della vittima e hanno pensato che si trattasse di una pistola.
Quando si sono avvicinati al sospettato, l’uomo “ha cominciato a agitarsi e ad oscillare, cercando di fuggire” e poi “ha preso la pistola”, ha detto il capo della pattuglia Waller.
Il sovrintendente Eddie Johnson ha fatto sapere di aver ordinato il rilascio delle riprese delle telecamere di sicurezza che hanno ripreso la scena il prima possibile per contrastare qualsiasi disinformazione e riportare la città alla calma.
Non è ancora chiaro se l’uomo fosse o meno armato.
Leggi l'articolo originale su TPI.it