Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Francia paralizzata dagli scioperi contro la riforma delle pensioni, violenti scontri a Parigi tra black block e polizia

    Migliaia di persone sono scese in piazza contro la riforma voluta dal presidente Macron. Tensione nella Capitale

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 5 Dic. 2019 alle 17:09 Aggiornato il 5 Dic. 2019 alle 19:08

    Francia paralizzata dagli scioperi, violenti scontri a Parigi tra black block e polizia

    La Francia è letteralmente paralizzata dagli scioperi, indetti contro la riforma delle pensioni voluta da Macron, mentre a Parigi si sono verificati violenti scontri tra i black block e la polizia.

    Nella giornata di oggi, giovedì 5 dicembre, la Francia si è fermata per scendere in piazza contro la riforma delle pensioni sociali, uno dei capisaldi del programma di Emmanuel Macron.

    I servizi essenziali di tutto il Paese si sono fermati dalle prime ore della mattina di giovedì: dagli aerei ai treni, da autobus e metro alle scuole, fino agli ospedali, aperti solo per le emergenze.

    Sono circa 250 le manifestazioni in programma a Parigi e in altre città, promosse da sindacati, partiti dell’opposizione e “gilet gialli”.

    Francia: violenti scontri a Parigi nel corso degli scioperi contro la riforma delle pensioni

    La città più colpita dagli scioperi e dalle mobilitazioni è la capitale Parigi. Su 12 linee della metro, infatti, 10 sono completamente ferme: solamente le 2 linee automatiche risultano funzionanti. La Ratp, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico parigino, ha annunciato che lo sciopero indetto oggi contro la riforma delle pensioni verrà prorogato fino a lunedì, paralizzando, dunque, il trasporto pubblico parigino.

    Anche la Torre Eiffel è stata chiusa al pubblico a causa dello sciopero.

    Intanto, violenti scontri si sono verificati nel corso della grande manifestazione in corso nella capitale francese. In Place de la République, alcune centinaia di black block si sono riuniti e hanno dato vita a scene di guerriglia urbana e scontri con la polizia.

    Le foto e i video degli scontri

    I black block hanno dato alle fiamme materiale di cantiere e alcuni cassonetti in corrispondenza di un ingresso della metropolitana, chiusa da questa mattina.

    La situazione è lentamente tornata alla normalità con la polizia che ha arrestato 87 persone.

    Tuttavia a place de la Nation, destinazione finale del corteo, si sono verificati nuovi scontri tra una parte dei manifestanti e la polizia.

    Scioperi in Francia: migliaia le persone in piazza

    Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni voluta da Macron (qui il suo profilo). Migliaia di lavoratori francesi, tra cui macchinisti, pompieri, insegnanti, avvocati, camici bianchi hanno già sfilato a Marsiglia, Rennes, Lione, Clermont-Ferrand, Tours, Perpignan, Saint-Nazaire, Besancon, Béziers, Nizza e tante altre città del Paese. Momenti di tensione si sono verificati a Lione tra “gilet gialli” e polizia.

    Altissima l’adesione agli scioperi. Alle ferrovie francesi SNCF, le cifre dell’azienda parlano del 55,6% di dipendenti in sciopero: l’85,7% dei conducenti, il 73,3% dei controllori e il 57% del personale di stazione. Sul totale dei treni, si conta il 90% di cancellazioni di TGV, i treni ad alta velocità, e l’80% di rapidi.

    Il ministero dell’Educazione, invece, ha nnunciato il 51,15% di insegnanti in sciopero alle elementari e il 42,32% nelle medie e superiori, mentre 7 delle 8 raffinerie del Paese sono oggi chiuse per sciopero.

    Cosa prevede la riforma delle pensioni voluta da Macron

    Il presidente francese Macron intende introdurre un “sistema universale” di pensione a punti, per sostituire i 42 regimi attuali (generale, dei funzionari, privati, speciali, autonomi, complementari). L’esecutivo, che non prevede particolari tagli al bilancio della previdenza né modifiche all’età pensionistica, promette un sistema “più equo e leggibile”, mentre gli oppositori temono una “precarizzazione” dei pensionati.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version