Il leader del partito Social Democratico tedesco (SPD), Martin Schulz, si è dimesso dalla sua posizione con effetto immediato, sostenendo che è ora di un ricambio all’interno dello schieramento politico di centrosinistra in Germania.
La scelta di Martin Schulz era prevista, in seguito alla sua rinuncia a prendere parte a un nuovo governo e, contestualmente, di diventare il neo-ministro degli Esteri tedesco.
Il tutto a pochi giorni dall’accordo raggiunto tra SPD e CDU (il partito della cancelliera Angela Merkel) volto a formare una coalizione di governo di larghe intese, dopo mesi di stallo.
Il partito ha anche votato all’unanimità il successore di Schulz come leader dei socialdemocratici, Andrea Nahles, attuale capogruppo al parlamento. La donna dovrà ora essere nominata formalmente durante il congresso del partito, in programma per il 22 aprile.
Schulz lascia dopo cinque mesi difficili tra la sconfitta alle elezioni in Germania, nel settembre 2017, la rinuncia a prendere parte al nuovo governo e, infine, le dimissioni di oggi da leader dei socialdemocratici.
Martin Schulz è stato presidente del Parlamento europeo dal 2012 al 2017, sostituto poi da Antonio Tajani.