Uno scherzo finito male. Così è morto Danny Munro, 26 anni. Probabilmente l’intenzione era quella di fare uno scherzo alla sua fidanzata, ma qualcosa deve esser andato storto e quella finta impiccagione si è trasformata in una tragedia.
Il terribile episodio si è consumato lo scorso primo agosto, nella casa in cui il giovane viveva con la fidanzata, Amy Leaman a Bignall End, nello Staffordshire. I genitori e gli amici di Danny sono assolutamente certi che il ragazzo non si sia suicidato. La madre ha raccontato ai media che Danny “amava troppo la vita”, non avrebbe mai potuto togliersela.
“Stava guardando la tv quando ha deciso di andare nell’altra stanza”, ha raccontato la ragazza davanti ai giudici. “Quando sono passata davanti alle scale ho visto che penzolava con la tuta stretta al collo. Gli ho detto di smetterla. L’ho preso a pugni e gli ho detto che non era divertente”, ha continuato Amy.
D’altronde lei non ha potuto far altro che pensare a uno scherzo. Danny era solito fare cose del genere, ma quel giorno Amy si è accorta che qualcosa non andava: “Quando ho visto che non mi rispondeva e ho visto che il suo viso era blu sono corsa giù per le scale per anadare a prendere una sega”.
Poi la ragazza ha immediatamente chiamato i soccorsi: “Lui amava scherzare e pochi giorni prima stavamo parlando proprio del fatto che dovesse smetterla di lanciare falsi allarmi”. Prima o poi nessuno gli avrebbe più creduto in caso di pericolo, ha riferito ancora Amy.
“Poche settimane prima si era buttato del ketchup addosso e mi aveva detto che era stato accoltellato. Io avevo sentito subito la puzza della salsa e non mi sono allarmata. Un’altra volta aveva finto di avere uno choc anafilattico in macchina dopo aver mangiato delle noci. Lui era così. Si divertiva a vedere lo choc sui volti della gente”, ha detto ancora la ragazza.
Nonostante la corsa in ospedale, Danny è morto tre giorni dopo. Il suo cervello è stato privato di ossigeno per troppo tempo. “Danny è sempre stato un burlone, aveva un incredibile senso dell’umorismo e aveva una grande personalità. Se c’era una qualsiasi opportunità di farsi una risata lui era pronto. Non si lamentava mai e prendeva le cose esattamente come venivano”, ha raccontato la madre del ragazzo.
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