L’ombra della pedofilia piomba ancora una volta sulla Chiesa statunitense. Il prete cattolico Thomas P. Ganley è stato arrestato per abusi su un minore.
Come riferisce il New York Times, il parroco è stato fermato nei giorni scorsi nel New Jersey: si tratta del primo caso di abusi sessuali su minori contestato dalla task force locale contro i sacerdoti pedofili, la Clergy Abuse Task Force, creata lo scorso anno per denunciare le numerose accuse di molestie che hanno scatenato l’opinione pubblica da una parte e un irrigidimento delle alte gerarchie ecclesiastiche dall’altra. Non sono molti però i casi smascherati da questa Task Force.
I fatti di cui è accusato padre Thomas P. Ganley si sarebbero svolti 25 anni fa, quando la vittima era minorenne e aveva tra i 14 e i 17 anni. Padre Ganley era assegnato alla chiesa dei santi Filippo e Giacomo di Phillipsburg, ma gli episodi contestati si sarebbero verificati dal 1990 al 1994 nella Chiesa di Santa Cecilia, che appartiene alla stessa diocesi.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata recapitata all’uomo lo scorso 16 gennaio e dovrà ora rispondere davanti ai giudici dell’accusa di violenza sessuale aggravata.
Sulla vicenda ha parlato anche il vescovo della diocesi di Metuchen, James F. Checchio, il quale in una nota ha dichiarato che non ha mai ricevuto segnalazioni preoccupanti sul prete indagato e che, nel caso in cui queste fossero arrivate, avrebbe di certo rimosso il prete dal suo incarico così come previsto dal protocollo.