Giovedì 26 gennaio il ministro della Giustizia olandese Ard Van Der Steur si è dimesso per uno scandalo che lo vedrebbe coinvolto oltre 17 anni fa.
Nello specifico, il ministro olandese ha lasciato il suo ruolo insieme al suo staff per essere stato accusato di un pagamento di circa 2 milioni di euro a un boss della droga, Cees Helman.
Secondo quanto riportato dal nuovo libro del giornalista olandese Bas Haan, il ministro avrebbe anche trattenuto e divulgato alcune importanti informazioni riguardanti il parlamento olandese, prima come deputato e poi come ministro della giustizia.
Van der Steur è un membro anziano del Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd), del primo ministro Mark Rutte. Le sue dimissioni giungono a poche settimane dalle elezioni in programma per il 15 marzo: un duro colpo per Rutte, che poco tempo fa aveva espresso piena fiducia al ministro.
Il ministro avrebbe riferito a Reuters: “Voglio difendermi dalle accuse infondate e ingiuste che non si basano su fatti. Ho rassegnato le dimissioni a Sua Maestà il Re “.
Secondo alcuni sondaggi pubblicati il 22 gennaio, il partito di Rutte sarebbe al secondo posto tra le preferenze popolari, preceduto dal partito della Libertà Geert Wilders e seguito dal democristiano Cda. Sempre secondo il sondaggio, però, una forbice compresa tra il 50 e il 75 per cento degli elettori mostra ancora molta indecisione.
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