Quando Sargy Mann è diventato cieco, non si è disperato. Aveva pitturato per tutta la sua vita e ha continuato a farlo anche quando non poteva più distinguere né i colori né le sagome.
Le opere più belle, dice Mann, sono state proprio quelle create dopo aver perso la vista. I suoi lavori sono stati venduti per oltre 85mila euro e sono stati esposti in importanti gallerie del Regno Unito.
Il pittore inglese aveva sviluppato la cataratta a entrambi gli occhi dall’età di 35 anni. In seguito ebbe un distacco della retina e ulcere alla cornea. Mann, che aveva insegnato arte per 20 anni, fu obbligato a lasciare il suo lavoro quando si accorse di non vedere più il modello di nudo che usava per le sue lezioni.
Nel 1988, quando aveva 50 anni, divenne completamente cieco.Inizialmente l’idea di continuare a dipingere gli sembrava insensata. Ma un giorno, tornando dall’ospedale, decise di riprendere in mano i pennelli.
“Era una sensazione bellissima: non vedevo il blu con i miei occhi, ma riuscivo a percepirlo”, dice Mann in un’intervista con la BBC. “Quando tornò mia figlia guardò il dipinto e mi disse: è bellissimo”.
Da quel momento, fino alla sua morte il 5 aprile scorso, non smise mai di dipingere. Nei suoi quadri, dice Mann, voleva creare “metafore visuali della sua esperienza di cecità”.
Per dipingere, Mann usava adesivi blu-tack con cui segnava i punti della tela dove stendere i colori, scelti con l’aiuto di sua moglie Francis.
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