Un incendio causato probabilmente da un corto circuito ha quasi completamente distrutto la chiesa di San Sebastiano a Cuzco, in Perù.
L’opera architettonica in stile barocco di epoca coloniale era stata costruita nel Sedicesimo secolo e al suo interno si trovavano un altare dorato e preziosi dipinti della stessa epoca.
Le fiamme hanno avvolto l’edificio alle prime ore di venerdì 16 settembre e nonostante l’intervento dei pompieri, un malfunzionamento negli idranti dell’area ha causato ritardi di due ore nello spegnimento dell’incendio.
Il parroco ha fatto appello ai residenti locali perché aiutassero a salvare la chiesa e i cittadini hanno risposto cercando di portare acqua da un fiume vicino, ma ormai era troppo tardi.
L’edificio è ancora in piedi ma le opere conservate al suo interno sono andate distrutte, inclusi i lavori di un artista locale di etnia quechua, Diego Quispe Tito (1611-1681).
La chiesa era stata restaurata tra il 2008 e il 2013 e l’architetto che aveva guidato i lavori, Americo Carrillo, aveva descritto San Sebastian come un vero e proprio gioiello dell’architettura coloniale in Perù.
Il sindaco di Cuzco, Carlos Moscoso, non ha saputo trattenere le lacrime di fronte alla gravità dei danni subiti dal monumento cittadino.
La città era un tempo la capitale dell’impero Inca, spazzato via all’arrivo dei conquistadores spagnoli. Francisco Pizarro arrivò a Cuzco il 15 novembre del 1533.
(Qui sotto un’immagine dell’interno della chiesa di San Sebastian dopo il devastante invendio del 16 settembre. Credit: Juan Sequeiros)