Salvini sulla copertina di Time
“Ecco perché Salvini è l’uomo più temuto d’Europa”: a scriverlo è il Time che dedica al leader della Lega, vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno italiano la copertina del nuovo numero in edicola il 24 settembre 2018.
L’articolo è firmato dalla giornalista francese Vivienne Walt e ospita un’intervista video allo stesso Matteo Salvini.
Salvini copertina Time: l’intervista
“Stiamo lavorando per ristabilire lo spirito europeo che è stato tradito da chi governa l’Unione” – spiega Salvini al Time.
Tra i temi trattati nell’intervista c’è ovviamente quello dei flussi migratori: “Il problema più grande in Italia è il lavoro. E l’immigrazione fuori controllo danneggia il mercato del lavoro, perché gli italiani non possono competere con i lavoratori illegali che vengono sfruttati. Quindi per ridare dignità al lavoro dobbiamo controllare l’immigrazione”.
L’Italia è sempre più lontana dall’Europa? chiede la giornalista: “Ho scelto di cambiare le cose dall’interno. È probabilmente più difficile, più lungo e più complicato ma è una soluzione più concreta. Lavorare dall’interno per cambiare le politiche monetarie, finanziarie, agricole, commerciali, industriali. Stiamo crescendo, cambieremo l’Ue dall’interno: l’obiettivo è creare un’alleanza senza i socialisti, quindi senza Macron, senza Renzi”.
Salvini copertina Time: il rapporto coi social
Dal politico Salvini al personaggio Salvini, vera e propria icona social: “All’inizio non volevo nemmeno avere Facebook. Ho installato WhatsApp un mese fa per lavorare al ministero. Ma con i social ho un contatto personale diretto. Ad esempio, il video che ho realizzato in montagna durante la storia dei Diciotti ha raggiunto otto milioni di persone. Questo è un numero molto più grande di quelli dei media tradizionali”.
Salvini copertina Time: il pensiero su Trump
Infine un paragone con l’America e Donald Trump: “Ovviamente siamo paesi diversi, con storie diverse, economie diverse e siamo due persone diverse. Ma ho apprezzato le sue proposte sulla sicurezza e in particolare sull’economia. La storia è fatta di cicli. Questo è un ciclo che più del confronto tra sinistra e destra mette in campo lo scontro tra élite e popolo”.
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