Non sono stati giorni facili per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Strasburgo. Dopo il feroce attacco di Guy Verhofstadt, che lo ha definito “burattino” nelle mani di “Di Maio e Salvini, (qui il video integrale), il premier italiano ha dovuto fare i conti con un altro, durissimo intervento nell’aula di Strasburgo.
Stavolta la protagonista è l’europarlamentare del gruppo della Sinistra Europea, Eleonora Forenza, che per l’occasione ha indossato la felpa di Open Arms.
Al centro del suo intervento soprattutto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il “crescente consenso, in Italia, di un’onda nera reazionaria”. L’europarlamentare attacca: “Questo governo ci preoccupa. L’Europarlamento, il 25 ottobre 2018, dopo l’aggressione avvenuta a Bari ad alcuni attivisti di sinistra da parte dei neofascisti di Casapound ha approvato una risoluzione che impegna i governi nazionali a vietare i gruppi neofascisti e neonazisti e qualsiasi organizzazione che esalta e glorifica il fascismo e in nazismo”.
“Le chiedo”, continua l’europarlamentare italiana, “come intende il governo italiano contribuire all’applicazione di questa risoluzione e”, mostrando la famosa foto di Matteo Salvini a cena con alcuni militanti di estrema destra, “come giudica, signor Presidente, le relazioni tra il ministro degli Interni italiano e gli esponenti di Casapound, una forza dichiaratamente neofascista”.
Poi l’attacco passa alle politiche di “criminalizzazione delle Ong”.
“Indosso con orgoglio questa felpa”, afferma mostrando il logo di Open Arms, “la felpa che indossavo con altri deputati europei, di altri gruppi politici, quando ero sulla nave. Questa non è una di quelle divise che buffonescamente indossano alcuni dei suoi ministri del suo governo. Questo è un segno di solidarietà”.
“Ricevemmo a bordo la notizia che i porti italiani erano stati chiusi per quelle 59 persone che erano state soccorse in mare. Lei ha fatto riferimento alle conclusioni del Consiglio europeo in tema di immigrazione senza però ricordarsi come il Parlamento europeo abbia chiesto la riforma del regolamento di Dublino e un processo di ricollocazione obbligatoria e non volontaria dei migranti”.
Poi l’attacco torna a essere diretto a Matteo Salvini: “Avete attivato un processo di criminalizzazione delle Ong in un modo indegno di un Paese civile, confondendo chi soccorre le persone in mare con i trafficanti. Le chiedo di fermare l’ignobile politica di chiusura dei porti e di blocco delle Ong”. Infine “le chiedo se un ministro indagato per sequestro di persona può indicare all’Ue le politiche future sui migranti”.