Domenica 27 settembre 2015 nave Cigala Fulgosi della Marina militare italiana ha tratto in salvo 380 migranti a bordo di tre diversi gommoni, a circa 20 miglia dalle coste libiche.
La maggior parte dei migranti tratti in salvo proviene dall’Africa sub-sahariana. Tra le 380 persone salvate circa cento sono donne, tra cui una incinta di tre mesi, e nove i minori.
Le tre imbarcazioni sono salpate dalla Libia nella notte di sabato 26 settembre, circa sei ore prima di essere intercettate dalla Marina italiana.
Le operazioni di soccorso hanno avuto inizio alle 6 del mattino e sono terminate circa quattro ore più tardi. Non ci sono state vittime e nessuna delle persone tratte in salvo ha riportato condizioni critiche.
Una volta terminati i tre interventi, tutti i 380 migranti sono stati trasbordati sul Siem Pilot, una nave norvegese impiegata nel Mediterraneo nell’ambito dell’operazione Triton di Frontex, l’agenzia europea che coordina il pattugliamento delle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea.
Nave Cigala Fulgosi è un pattugliatore della Marina militare italiana, che nel corso dell’attuale navigazione è impiegato nell’operazione Mare sicuro, che prevede l’impiego integrato degli assetti della Marina e dell’Aeronautica militare.
A bordo del Fulgosi c’è il nostro direttore Giulio Gambino insieme a un fotografo italiano con il quale è in mare da quasi un mese per lavorare a un reportage sul salvataggio dei migranti al largo della Libia. Ci ha inviato questa corrispondenza da bordo.
Nella sola giornata di domenica 27 settembre almeno 800 migranti sono complessivamente stati tratti in salvo nel Mediterraneo, tra i soccorsi della Marina e quelli di Medici Senza Frontiere. La centrale operativa di MARICOGECAP, che ha sede a Roma, coordina i soccorsi nel canale di Sicilia.