Sally Buzbee, vicepresidente e direttore esecutivo dell’agenzia Associated Press, è stata nominata nuovo direttore esecutivo del Washington Post, succedendo a Marty Baron, ora in pensione.
Negli ultimi tempi aveva guidato l’agenzia statunitense raccontando anni di grandi eventi di portata internazionale, dalla pandemia, alla presidenza Trump, e ancora, prima, il movimento #MeToo, la Brexit, le proteste di Black Lives Matter e le scorse elezioni Usa. E ha portato Ap nella rosa dei Pulitzer, tra fotografie, lungometraggi e reportage. “I giornalisti dell’Ap sono tra i migliori del mondo, audaci, coraggiosi e totalmente dediti ai fatti”, ha detto congedandosi dalla redazione. “Ogni giorno riportano le storie del mondo con accuratezza, precisione e talento, e il mondo dipende da Ap per le nostre solide informazioni. È stato un grande onore e gioia lavorare con loro”.
Dopo l’italiana Alessandra Galloni alla guida dell’agenzia Reuters e la britannica Roula Khalaf a capo del Financial Times, entrambe nominate di recente, cresce il numero delle giornaliste al timone dei grandi giornali internazionali. Una realtà che fa notizia ancor più perché per tutte le testate è la prima volta che il comando viene assunto da una donna, nel corso di una storia ultracentenaria. In questo caso, ci sono voluti 144 anni dalla fondazione.
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