Ryanair ha formalmente riconosciuto il sindacato dei piloti di aereo del Regno Unito, Balpa, British Airline Pilots Association.
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L’annuncio arriva dopo che nell’estate 2017 migliaia di voli erano stati cancellati per mancanza di comandanti e personale a bordo dei velivoli.
Nel mese di dicembre 2017 Ryanair aveva affrontato un imponente sciopero dei comandanti che l’aveva costretta ad annunciare di essere pronta a riconoscere i sindacati dei piloti di cinque stati: Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Portogallo.
Sono un centinaio i piloti della flotta Ryanair che vengono dal Regno Unito, su un totale di 400, rappresentando il 25 per cento del totale.
Eddie Wilson, Chief People Officer di Ryanair, ha accolto con favore l’accordo, dichiarando che questo mostra quanto seriamente Ryanair stia lavorando con i sindacati disposti a collaborare in modo costruttivo.
Wilson ha aggiunto che questo rapido progresso avvenuto in Regno Unito è stato “in netto contrasto con altri paesi dell’Unione europea, da cui stiamo ancora aspettando una risposta alle nostre proposte di riconoscimento e dove alcuni sindacati non sono riusciti a riconoscere questi sostanziali aumenti salariali ai nostri piloti”.
“A Dublino, ad esempio, dove il 35 per cento dei nostri piloti non ha ancora ricevuto questo aumento di stipendio, abbiamo avvertito il sindacato Fòrsa/Ialpa che offriremo l’aumento a questi piloti in modo individuale se non riuscissero a organizzare un voto tra questo 35 per cento dei nostri piloti su questo aumento di paga, entro e non oltre il 31 gennaio”.
Ryanair aveva perso diversi piloti passati ai rivali norvegese di Jet2.
Oggi la compagnia low-cost irlandese sostiene che i propri piloti britannici guadagnano il 20 per cento in più di quelli dei concorrenti scandinavi.
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