Morta a 87 anni la giudice della Corte Suprema Usa Ruth Bader Ginsburg
Si è spenta ieri venerdì 18 settembre Ruth Bader Ginsburg, la giudice della Corte Suprema Usa diventata simbolo della lotta per l’emancipazione femminile. Aveva 87 anni. Ruth è stata la seconda donna della storia americana a sedere nel massimo organo giudiziario statunitense e grazie alle sue battaglie legali per i diritti delle donne è diventata un’icona liberal. Il decesso, per complicazioni legate al cancro, è stato reso noto dalla Corte Suprema dove era stata nominata dal presidente Bill Clinton nel 1993. “Con la scomparsa di Ruth Bader Ginsburg, l’America ha perso uno dei giudici più straordinari che abbiano servito alla Corte Suprema. Era un giudice magnifico e una persona meravigliosa e brillante”, ha dichiarato l’ex presidente. Una veglia spontanea è stata organizzata davanti alla Corte Suprema dopo la notizia della morte, alcuni hanno acceso candele, altri hanno pianto e altri ancora hanno intonato “Imagine” di John Lennon.
Prima di morire, Ginsburg aveva espresso il desiderio di essere sostituita dopo le elezioni presidenziali in programma il prossimo 3 novembre. “Il mio più fervente desiderio è di non venire sostituita fino a quando non si sarà insediato il nuovo presidente”, aveva confessato il giudice alla nipote Clara Spera. Ma, secondo fonti citate dall’emittente Abc, il presidente Donald Trump potrebbe presentare una nomina per sostituirla già nei prossimi giorni e il Senato è pronto a votarla. I democratici sono già insorti chiedendo che la volontà di Ginsburg venga rispettata. Ignaro della morte della giudice della Corte Suprema, Donald Trump non ha interrotto il suo comizio elettorale nel Minnesota, diventato uno stato contendibile e dove era volato anche lo sfidante democratico Joe Biden. Appena informato ha definito “triste” la notizia e dichiarato che la giudice era “un titano della Legge“, ordinando le bandiere a mezz’asta alla Casa Bianca.
Giudice liberal e icona pop, Ruth Bader Ginsburg è stata uno dei quattro giudici progressisti nel panel di nove membri del massimo organo giudiziario Usa, che con la sua morte si avvia verso una schiacciante maggioranza conservatrice, 6 a 3. Ginsburg era così popolare da avere il suo volto stampato su borse e t-shirt, mentre i suoi celebri colletti ricamati, indossati sulla toga nera, facevano ormai tendenza. Ogni sua uscita pubblica era accolta da standing ovation. “Non chiedo favori per il mio sesso, chiedo solo che smettano di calpestarci” è una delle sue più celebri citazioni.
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