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    Russia-Ucraina, il segretario Nato Stoltenberg attacca la Cina: “Alimenta la guerra in Europa”

    Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 26 Mag. 2024 alle 09:53

    Dopo aver auspicato che le armi occidentali fornite all’Ucraina possano essere utilizzate per colpire in Russia, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg punta il dito contro la Cina, accusandola di alimentare la guerra in Europa.

    “La Cina afferma di voler mantenere buoni rapporti con l’Occidente. Allo stesso tempo, Pechino alimenta la guerra in Europa. Non si possono avere entrambe le cose”, ha affermato il numero uno dell’Alleanza atlantica in un’intervista all’edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt.

    Da parte della Cina, ha aggiunto Stoltenberg, “c’è un chiaro aumento delle vendite di parti di macchinari, microelettronica e altre tecnologie che Mosca utilizza per produrre missili, carri armati e aerei da utilizzare contro l’Ucraina”.

    In precedenza, in un’altra intervista, concessa al magazine britannico The Economist, il segretario generale della Nato, aveva detto che i Paesi membri dell’Alleanza dovrebbero “eliminare molte delle restrizioni imposte sull’uso delle armi donate all’Ucraina” consentendo a Kiev “di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”.

    Dall’Italia, il ministro della Difesa Guido Crosetto frena: “Non esiste un segretario Nato o una nazione che decide la linea per tutte le altre”, osserva oggi il ministro in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Vale per Stoltenberg – ha sottolineato Crosettio –  ma vale anche per Macron, quando ha detto ‘Manderemo i nostri soldati in Ucraina’”.

    Intanto, ieri la Russia ha attaccato un centro commerciale a Kharkiv, nell’Ucraina nord-orientale, uccidendo almeno 12 persone. La coordinatrice umanitaria dell’Onu per l’Ucraina, Denise Brown, ha condannato l’attacco definendolo “assolutamente inaccettabile”.

    “Sono sconvolta e scioccata dalle terrificanti notizie che arrivano da Kharkiv”, si legge in un messaggio pubblicato sul sito dell’Onu: “Gli attacchi delle forze armate della Federazione russa contro i civili e le infrastrutture civili devono finire. Dirigere intenzionalmente un attacco contro infrastrutture civili è severamente vietato dal diritto internazionale umanitario. I civili devono essere protetti”.

    Ed è nuovamente botta e risposta tra gli Stati Uniti e il Cremlino: il presidente americano Joe Biden è tornato a parlare senza mezzi termini del presidente russo Vladimir Putin, definendolo un “tiranno brutale”. Parole a cui ha risposto l’ambasciatore del Cremlino a Washington, Anatoly Antonov, secondo cui quello di Biden è un comportamento “inaccettabile” per qualsiasi politico responsabile.

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