Almeno 1.018 persone sono state arrestate in Russia domenica 9 settembre 2018 durante le manifestazioni di protesta organizzate in oltre 80 città contro la riforma delle pensioni.
A fornire il dato è l’osservatorio indipendente per i diritti Ovd-Info.
Secondo quanto riportato dalla Ong, 452 sono state arrestate a San Pietroburgo, 183 a Ekaterinburg, 60 a Krasnodar, 43 a Omsk, 43 a Mosca, 23 a Perm e 22 a Kazan.
Le manifestazioni si sono tenute in concomitanza con le elezioni regionali e comunali che hanno interessato vaste aree del Paese, tra cui la capitale Mosca.
Promotore delle proteste è stato l’oppositore politico Aleksei Navalny, che però non ha potuto partecipare ai cortei perché sta scontando una condanna a 30 giorni di carcere per un fermo amministrativo.
Migliaia di persone si sono radunate in più di ottanta città russe per schierarsi contro la riforma che prevede, a partire dal 2019, l’innalzamento dell’età pensionabile per gli uomini da 60 a 65 anni e per le donne da 55 a 60 anni.
Inizialmente per le donne era previsto un innalzamento a 63 anni. Il presidente, Vladimir Putin, ha attenuato la misura, ma il provvedimento di alleggerimento non è stato sufficiente a placare il malcontento popolare.
A Mosca durante le manifestazioni ci sono stati scontri con la polizia quando il corteo ha cercato di marciare verso la sede del Parlamento.
“Putin e il suo governo hanno saccheggiato il bilancio pubblico negli ultimi 18 anni”, ha dichiarato Navalny.
“Per tutto quel tempo ci hanno assicurato che in nessun caso ci sarebbe stato un aumento dell’età pensionabile e ora lo stanno mettendo in piedi”, ha aggiunto il leader dell’opposizione, a cui è stato negato di concorrere alle ultime elezioni presidenziali.
“Le autorità non ascoltano le persone e questo significa che è tempo di scendere in strada
Da parte sua, Putin ha spiegato che l’innalzamento dell’età pensionabile è stata ritardato per anni e rischia di causare inflazione e aumento della povertà.
“Ogni ulteriore ritardo sarebbe irresponsabile”, ha sottolineato il presidente.
I sindacati osservano invece che molti cittadini non vivranno abbastanza a lungo da richiedere la pensione.
Le manifestazioni, come detto, si sono tenute nel giorno delle elezioni regionali e comunali: migliaia di russi sono stati chiamati alle urne per eleggere 22 governatori, 4 sindaci, 16 assemblee legislative locali e alcuni seggi parlamentari rimasti vacanti.
In ballo anche l’elezione del nuovo sindaco di Mosca.
Nella capitale il primo cittadino uscente, Serghei Sobyanin, del partito di governo Russia Unita, dovrebbe ottenere senza problemi la riconferma, vincendo sui suoi quattro rivali, ritenuti per lo più candidati fantoccio.
A tre rappresentanti dell’opposizione è stata negata la partecipazione alle elezioni comunali perché non sono riusciti a passare il cosiddetto “filtro municipale”, una legge che impone agli aspiranti candidati di raccogliere le firme di almeno un deputato in 110 municipi diversi.