Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una nuova strategia di politica estera per la Russia volta a ridurre il “dominio” occidentale e a identificare in Cina e India i partner chiave per il futuro. Il nuovo documento cementa la profonda rottura tra la Russia e l’Occidente a causa dell’offensiva di Mosca in Ucraina.
Il documento strategico sostiene che “la Federazione Russa intende dare la priorità all’eliminazione delle vestigia del dominio degli Stati Uniti e di altri paesi ostili nella politica mondiale”. Il termine “paesi ostili” è utilizzato dalla Russia per riferirsi a quei paesi, in particolare in Europa e Nord America, che hanno condannato la campagna militare di Mosca in Ucraina e adottato sanzioni contro al Federazione russa. Il documento di 42 pagine, che è stato pubblicato sul sito web del Cremlino, afferma che la Russia mirerà a “creare le condizioni affinché qualsiasi stato rifiuti le mire neocolonialiste ed egemoniche”.
Intanto secondo gli Stati Uniti “è improbabile che l’Ucraina riesca a cacciare tutte le forze russe dal suo territorio entro quest’anno, non credo che si possa fare a breve termine. E’ un compito militare molto, molto difficile”, le parole del capo dello stato maggiore congiunto Usa Mark Milley in una intervista a Defense one. “Si tratta di 200mila russi che si trovano ancora nell’Ucraina occupata. Non dico che non si possa fare. Dico che è difficile”, ha spiegato. E ha aggiunto che intanto la Russia” ha fallito” dal punto di vista strategico e operativo, “e ora sta fallendo anche dal punto di vista tattico”.