La giornalista indipendente russa Farida Rustamova, tra i pochissimi ad avere accesso al “cerchio magico” di Putin, nel suo ultimo blog racconta l’atmosfera sempre più cupa che circonda il presidente Vladimir Putin. “Non vuole parlare più con nessuno. Inutile tentare di convincerlo a fermarsi in Ucraina,” le riferiscono diverse fonti russe. Secondo la giornalista Putin non crede nei negoziati di pace se non per guadagnare tempo, ed è ancora convinto che possa conquistare la costa del mar d’Azov e la parte di Donbass ancora sotto il controllo ucraino. “Nella sua testa ha un’idea ben precisa e la propina a tutti quanti,” spiega un alto funzionario russo, “Volevamo essere amici, ma ci hanno dichiarato nemici, ci hanno circondati da tutte le parti, erano pronti ad accettare l’Ucraina nella Nato e a dispiegarvi missili. Sono stati loro a provocarci e non c’era altra scelta”. Putin è sempre più inaccessibile, spiega un’altra fonte alla Rustamova. Il suo cerchio magico si è ulteriormente ristretto, anzi,” dice, “non ci sono più cerchie. È tutto azzerato.”
Putin avrebbe dunque sollevato intorno a sé un vero e proprio muro di gomma. I suoi funzionari sanno che ormai è impossibile provare a convincerlo sulle disastrose conseguenze economiche, a partire dal suo ex ministro delle Finanze, Aleksej Kudrin,che il 16 marzo ha scritto su Facebook: “”Il mondo in cui viviamo è cambiato radicalmente. E questi cambiamenti resteranno con noi a lungo”. Anche il capo della Banca centrale, Elvira Nabullina, governatrice dal 2013 e al fianco di Putin da più di vent’anni, ha capito che è inutile tentare di far ragionare il presidente e neanche lo spettro delle sue dimissioni servirebbe a cambiare la situazione.
Non ci sarebbero dunque più liberali e falchi, oligarchi e generali, spie e tecnocrati. Nel nuovo mondo di Putin adesso esistono solo “traditori” e “patrioti”. Dopo l’entrata in vigore della “legge sulle fake news” non circolano neanche più le petizioni pacifiste e il dissenso in Russia viene a un prezzo sempre più caro. L’élite ora non ha altra scelta che stringersi attorno al presidente, scrive la Rustamova, “dato che ci hanno sanzionato, li fotteremo,” è uno dei tanti sfoghi raccolti dalla giornalista. Si tratta della “sindrome da fortezza assediata”, come la definiscono i sociologi, che grazie all’incessante macchina della propaganda russa ha fatto presa sui cittadini. Secondo l’ultimo sondaggio del centro Levada, un’organizzazione russa indipendente e non governativa, tanto da essere riconosciuta dalla Federazione Russa come agente straniero, il tasso di approvazione di Putin è saluti dal 71% di febbraio all’83%.