Russia: proseguono gli arresti dei manifestanti contrari all’invasione | VIDEO
Secondo il gruppo di monitoraggio indipendente OVD-Info, la polizia avrebbe arrestato il numero record di 756 persone durante le dimostrazioni tenute in 37 città della Russia ieri – di cui circa la metà nella capitale di Mosca. Dall’inizio dell’invasione via terra, mare e aria in Ucraina annunciata dal presidente Vladimir Putin il 24 febbraio, sono complessivamente 14.911 le persone arrestate – 5mila solo la settimana scorsa – di cui sei con procedimenti penali a carico.
Il 4 marzo il Cremlino ha approvato una legge per criminalizzare la documentazione del conflitto e le proteste contro la guerra, con pene fino a 15 di carcere. I manifestanti si sono dunque trovati a dover cambiare strategia e molti sono scesi in strada semplicemente con dei cartelli bianchi o coperti di simboli innocui.
Ciò non è ovviamente bastato a fermare la repressione. Secondo l’agenzia AFP una donna è stata arrestata solo per aver urlato “pace nel mondo,” e alcuni agenti portavano elmetti con la lettera “Z” con i colori della bandiera russa. In diversi video circolati in rete si vedono numerose persone con i cartelli “vuoti” che vengono portate via dalla polizia, ma in uno in particolare si verifica una situazione paradossale dovuta alle leggi stringenti applicate dal governo.
Mentre un uomo filma con la telecamera le manifestazioni in corso, si avvicina una donna con un mini-cartello con sopra scritte due parole. Subito dopo essere portata via si avvicina una seconda donna che chiede se è lì solo per documentare chi è contrario all’invasione o se è possibile anche esprimere valutazioni filo-governative davanti alla telecamera. Non appena inizia a esprimere il suo consenso verso le azioni di Putin però, alcuni agenti in divisa la trascinano via di colpo senza darle nemmeno il tempo di chiarire la sua posizione.