Una modella russa di 23 anni che aveva dato a Putin dello “psicopatico” è stata ritrovata morta dentro una valigia il 15 marzo scorso dopo essere scomparsa più di un anno fa. Secondo quanto riporta il Daily Star a ucciderla sarebbe stato l’ex fidanzato, Dmitry Korovin, che avrebbe confessato di averla strangolata a seguito di una lite a Mosca per questioni di denaro.
Non ci sarebbe dunque alcun legame tra la morte della ragazza e il suo attivismo anti-governativo. Il Comitato investigativo russo ha infatti diffuso una video confessione di Korovin in cui ammette di aver dormito per tre notti con il cadavere della fidanzata in una stanza d’albergo e di averlo trasportato in seguito per dentro una valigia 400 chilometri tentando di liberarsene scaricandolo nel bagagliaio di un’altra auto a Lipetsk (Russia) con l’aiuto di un complice.
Per non destare sospetti Korovin avrebbe continuato a postare sui social le foto della modella, fino a quando Evgeniy Foster, un blogger della città ucraina di Kharkiv amico della modella, si è insospettito facendo scattare una denuncia di scomparsa. Le ricerche della polizia hanno poi portato alla macabra scoperta.
Nel gennaio 2021, un mese prima di morire, preoccupata per la repressione delle proteste in Russia Veddler si era lasciata andare a uno sfogo online con i suoi follower, sostenendo che “Putin ha subito molte umiliazioni durante l’infanzia, ma non riusciva a difendersi per via della sua forma fisica,” dicendosi affatto sorpresa che dopo aver studiato giurisprudenza si sia unito al KGB.
“Queste persone sono timide e paurose sin dall’infanzia, hanno paura dei rumori, del buio e degli estranei e sviluppano presto nel loro carattere tratti come la prudenza e l’incapacità comunicativa.”
“Posso solo presumere che sia uno psicopatico o un sociopatico. Per loro è importante avere un costante senso di pienezza e intensità nella loro vita. Forse crede davvero nell’integrità della Russia e di fare del bene per i russi.”
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