Nel nuovo simbolo compaiono due patatine fritte e un hamburger: ma proprio le patatine fritte sono tra i piatti che scarseggiano nella nuova catena di fast food russa “Buono e basta“, aperta dall’imprenditore siberiano Aleksandr Govor al posto di Mc Donald’s dopo che il colosso americano ha chiuso i battenti.
I nuovi fast food hanno sostituito i 850 ristoranti venduti da Mc Donald’s dopo l’invasione dell’Ucraina, ma ad un mese dall’apertura tanti clienti si stanno lamentando del servizio e della qualità del cibo. Come riporta Repubblica, infatti, nei giorni scorsi si sono moltiplicate le segnalazioni e sui social, dove sono circolate fotografie di muffa trovata nei panini o salse al formaggio scadute. Un filmato girato ad Altufievo mostrava poi corvi e piccioni beccare le casse di panini abbandonate in strada fuori dal ristorante.
E, appunto, secondo quanto riferito dalla catena di ristorazione al quotidiano economico Rbk, le patatine potrebbero sparire dal menu già a partire dall’autunno, per carenza di materia prima e fornitori. “Ciò è dovuto al fatto che il 2021 in Russia è stato un anno magro per le varietà di patate utilizzate per la produzione di patatine fritte ed è diventato impossibile importare da altri mercati”, ha fatto sapere la società.
L’unico rifornitore nazionale di patatine fritte era la Lvm Rus, una joint venture creata su iniziativa di Mc Donald’s tra il gruppo russo Belaja Dacha e l’olandese-americana Lamb Weston Meijer. Inizialmente Belaja Dacha possedeva il 75 per cento delle azioni e il suo partner il 25, ma lo scorso ottobre gli equilibri si sono ribaltati finché a dicembre il fondatore del gruppo russo Viktor Semjonov ha abbandonato del tutto il progetto. Il partner europeo ha invece deciso di ritirarsi da Mosca nel fuggi fuggi generale seguito all’attacco russo. Govor dovrà cercare altri fornitori, che conta di trovare entro fine anno, ma intanto dovrà anche occuparsi della reputazione.