Almeno 52 persone sono morte ieri in un incidente in una miniera di carbone in Russia, il peggiore dell’ultimo decennio. Secondo le autorità russe non ci sono più possibilità di trovare altri sopravvissuti nella miniera di Listvyazhnaya, in Siberia, in cui hanno perso la vita anche 6 soccorritori, mentre sono rimaste ferite 50 persone.
L’incidente, avvenuto a una profondità di 250 metri, sarebbe stato causato da polvere di carbone che avrebbe preso fuoco in un pozzo di ventilazione intorno alle 8:35 ora locale. Undici minatori sono stati uccisi dal fumo, mentre la maggior parte delle 285 persone presenti nella miniera sono riuscite a fuggire. In tutto sono state evacuate 239 persone durante i soccorsi, che sono stati anche sospesi a seguito della rilevazione di livelli pericolosi di metano, che avevano suscitato timori di possibili esplosioni. Già nel 2004 nella stessa miniera un’esplosione di metano aveva causato la morte di 13 persone.
Nella serata di ieri le autorità hanno arrestato tre persone, tra cui il direttore della miniera e il suo vice, mentre stamattina sono stati fermati due ispettori con l’accusa di aver rilasciato a novembre un certificato di sicurezza per la miniera senza aver effettivamente controllato la struttura in cui è avvenuto poi l’incidente.
Una “grande tragedia” secondo quanto dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin, che ha ordinato di prestare assistenza alle loro famiglie e ai sopravvissuti.