Russia, il patriarca Kirill torna a difendere la guerra in Ucraina: “Dobbiamo proteggere la nostra casa”
“Tutto il nostro popolo oggi deve svegliarsi, capire che è giunto un tempo speciale, da cui può dipendere il destino storico del nostro popolo”. Il patriarca di Mosca Kirill è tornato a difendere la guerra in Ucraina, dopo aver dato nelle scorse settimane il suo sostegno alla “operazione militare speciale” lanciata dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio.
“Siamo un paese amante della pace”, ha detto ieri Kirill, celebrando la Divina Liturgia nella nuova Cattedrale della Resurrezione. “Non abbiamo alcun desiderio di guerra o di fare qualcosa che potrebbe danneggiare gli altri”, ha continuato, “ma siamo stati così istruiti nel corso di tutta la nostra storia che amiamo la nostra patria e saremo pronti a difenderla nel modo in cui solo i russi possono difendere il loro paese”.
“Il Signore ci aiuti anche oggi, affinché noi, popolo pacifico, amante della pace e modesto, siamo insieme pronti – sempre e in ogni circostanza – a proteggere la nostra casa”, ha sottolineato il patriarca, che ieri ha parlato di fronte alle forze armate, precisando che “la maggior parte dei paesi del mondo sono ora sotto l’influenza colossale di una forza, che oggi, sfortunatamente, si oppone alla forza del nostro popolo. E poiché è così, poiché c’è una grande forza, allora dobbiamo anche essere molto forti”. “Quando dico ‘noi’ intendo, prima di tutto, le Forze Armate, ma non solo”, ha proseguito. “Tutto il nostro popolo oggi deve svegliarsi, svegliarsi, capire che è giunto un tempo speciale, da cui può dipendere il destino storico del nostro popolo”.