Russia, esplosione lungo il gasdotto che porta metano in Europa attraverso l’Ucraina: 3 morti
Un’esplosione oggi ha colpito il gasdotto che dalla Russia attraversa l’Ucraina, causando tre morti. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Secondo le autorità locali, una persona è rimasta ferita nell’esplosione al gasdotto Urengoi-Pomary-Uzhhorod, diventato il passaggio principale per l’arrivo di gas russo in Europa dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream.
L’incidente è avvenuto durante lavori di manutenzione nei pressi del villaggio di Kalinino, a circa 680 chilometri a est di Mosca, nella Repubblica di Chuvash.
Tutte le vittime erano dipendenti dell’azienda del gas che stavano facendo i lavori. Il ministero delle Emergenze della repubblica ha aggiunto che le fiamme sono state domate.
Nella sola giornata di oggi era previsto l’arrivo in Europa di 43 milioni di metri cubi di gas tramite il gasdotto, che entra in Ucraina attraverso la stazione di Sudzha.
La notizia ha inizialmente spinto al rialzo i prezzi della materia prima, saliti a 114 euro a megawattora, prima di ripiegare ai 105,5 euro attuali, nonostante le minacce reiterate di Mosca in risposta all’accordo raggiunto ieri dai paesi europei su un tetto ai prezzi del gas.
“Una decisione politica, non economica”, l’ha definita oggi il vicepremier russo con delega all’Energia Aleksandar Novak, dopo la dura risposta di ieri del Cremlino. Secondo Novak, l’intesa per un tetto di 180 euro a megawattora potrà portare l’Europa a “una mancanza” di gas.
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