IKEA lascia la Russia ma nasce subito il suo clone: IDEA
Con l’annuncio dello stop della produzione in Russia da parte della multinazionale svedese IKEA, uno studio grafico di San Pietroburgo ha colto la palla al balzo e ha fatto richiesta a Rospatent – l’agenzia russa per i brevetti – per registrare il nuovo marchio “IDEA.” L’obiettivo, secondo il direttore dello studio Kostyantyn Kukoev, è quello di avviare una catena immobiliare analoga nel Paese, sempre più paralizzato dalle sanzioni internazionali. Così in Russia Ikea diventa Idea, facendo seguito a un’operazione analoga fatta dal governo russo con McDonald’s e la catena di ristorazione “Uncle Vanya”, o con Rossgram, l’alternativa russa a Facebook e Instagram il cui lancio è previsto per il prossimo 28 marzo.
Kukoev ha fatto sapere che le materie prime della nuova catena saranno “russe al 100%” e i posti di lavoro non andranno persi, oltre ad annunciare un ulteriore ribasso dei prezzi. Da quando il colosso svedese dell’arredamento ha dichiarato che sarebbe uscito dal mercato russo, alcuni centri Ikea del Paese sono stati presi d’assalto dalla popolazione, come dimostrano diversi filmati emersi online poco dopo l’annuncio. Come se non bastasse, la società svedese ha lanciato un’ulteriore provocazione al presidente russo Vladimir Putin. Con un abile piano di ‘mock marketing’, ha “creato” un tavolo a suo nome che ricorda quello smodatamente lungo dove nelle ultime settimane lo zar ha tenuto a colloquio i capi di Stato in visita a Mosca.