Il 29 e il 30 gennaio, il parlamentare europeo Massimiliano Smeriglio ha visitato il confine tra Italia e Slovenia alla frontiera di Fernetti, a Trieste. L’ispezione è uno dei momenti in cui è articolata la “missione istituzionale” degli eurodeputati italiani del Gruppo socialisti e democratici Smeriglio, Benifei, Bartolo, Majorino e Moretti sui luoghi maledetti della cosiddetta rotta balcanica: il confine italo-sloveno, la Croazia, la Bosnia.
Nella tappa triestina della missione, Smeriglio ha avuto una serie di incontri e raccolta di testimonianze decisive per chiarire se e quali siano le responsabilità delle autorità italiane nella politica dei respingimenti e quindi nella catena di eventi che concorrono al disastro della rotta balcanica.
L’eurodeputato ha tenuto incontri dal livello istituzionale, con il prefetto di Trieste Valenti e i funzionari responsabili della polizia di frontiera, con le associazioni, le Ong, le reti di volontariato. Smeriglio ha incontrato Gianfranco Schiavone e Caterina Bove dell’associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione; Alessandro Metz, di Mediterranea saving humans; Beatrice Sgorbissa, dell’associazione Strada Sicura.
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