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    Roger Waters, bufera sull’ex Pink Floyd: “Hamas aveva l’obbligo morale di resistere all’occupazione”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Nov. 2023 alle 17:13 Aggiornato il 8 Nov. 2023 alle 17:21

    Roger Waters, bufera sull’ex Pink Floyd: “Hamas aveva l’obbligo morale di resistere all’occupazione”

    Hamas è “assolutamente obbligata a resistere all’occupazione dal punto di vista legale e morale”. È di nuovo polemica per le parole di Roger Waters, ex frontman dei Pink Floyd già in passato contestato per i suoi attacchi a Israele. Ospite a un podcast del giornalista Glenn Greenwald, l’artista inglese ha accusato lo Stato ebraico di aver “inventato storie” sugli attacchi del 7 ottobre in cui hanno perso la vita 1.400 persone, la maggior parte civili.

    “Non sappiamo esattamente cosa hanno fatto il 7 ottobre, ma era giustificabile per loro resistere all’occupazione? Sì!”, ha detto Waters, intervenuto al podcast Rumble. “Come ho detto fin da subito, se quel giorno sono stati commessi crimini di guerra, li condanno. Ma Hamas era giustificata dalla Convenzione di Ginevra a resistere all’occupazione. Probabilmente i primi 400 israeliani uccisi erano militari, e quello non è un crimine di guerra. L’intera cosa è stata poi gonfiata da Israele con l’invenzione di storie su bambini decapitati”, ha incalzato il cantante 80enne, che si è difeso dalle accuse di antisemitismo sostenendo che vengono lanciate perché “non ci sono argomenti concreti” per smentirlo.

    Tra le personalità israeliane che hanno replicato a Waters c’è l’illusionista Uri Geller: “Secondo me, sei una delle persone più spregevoli che abbiano mai camminato sulla terra”, ha scritto in un post su Instagram, definendo il suo tentativo “di coprire le atrocità” di Hamas “ripugnante”.

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