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    È morto Robert Mugabe, l’ex presidente dello Zimbabwe

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 6 Set. 2019 alle 07:23 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:15

    Robert Mugabe, l’ex presidente dello Zimbabwe è morto

    L’ex presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, è morto. Aveva 95 anni e si trovava a Singapore per delle cure. Ha governato il paese africano dal 1980 al 2017. Il suo era un regime dittatoriale. Si è dimesso il 21 novembre 2017, in seguito a un colpo di stato dell’esercito.

    Dal 24 luglio 2014 fino alle dimissioni, Robert Mugabe, è stato il più anziano capo di Stato o di governo del mondo. Qui un profilo dettagliato sull’ex presidente Robert Mugabe, che si paragonava a Gesù Cristo e a Hitler.

    La storia di Robert Mugabe

    Robert Mugabe fu eletto primo ministro nell’aprile 1980. Tra il 1982 e il 1986 il governo di Mugabe legittimò il massacro perpetrato dalla Quinta brigata dell’esercito, i cui membri erano stati addestrati da istruttori nordcoreani, nei confronti della popolazione di etnia Ndebele nel Matabelend, regione natale di uno dei leader dell’indipendenza dello Zimbabwe e rivale di Mugabe, Joshua Nkomo. Molti anni dopo, le ricerche condotte dalla Commissione cattolica di pace e giustizia stabilirono una stima delle persone uccise: più di 20mila vittime, un vero e proprio genocidio.

    Allo scadere del suo mandato da primo ministro, nel 1987 Robert Mugabe divenne presidente dello Zimbabwe. Una carica confermata nelle successive tornate elettorale, buona parte delle quali viziate da brogli e intimidazioni: nel 2008, le forze di sicurezza a lui fedeli picchiarono o uccisero migliaia di oppositori, fino a costringere il suo principale rivale, Morgan Tsvangirai, a ritirarsi dalla corsa.

    Robert Mugabe non è solo un leader discusso, ma anche un comunicatore controverso: in decenni di potere ha accumulato dichiarazioni shock e atteggiamenti lontani anni luce dal politicamente corretto.

    Ha definito gli omosessuali “peggio di cani e maiali” e ha detto che gli unici bianchi degni di fiducia “sono quelli morti”; si è paragonato a Gesù Cristo (“Sono morto molte volte: così ho battuto Cristo. Cristo è morto e risorto solo una volta”) e a Adolf Hitler (“Sono ancora l’Hitler di questi tempi. Questo Hitler ha un solo obiettivo: giustizia per la sua gente, indipendenza per la sua gente e la difesa dei loro diritti sopra le ricchezze. Se questo significa essere Hitler, allora io sono dieci volte Hitler”).

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