Cala il numero di persone che hanno fatto richiesta di asilo nei paesi dell’Unione europea l’anno scorso.
I numeri tuttavia continuano ad essere più alti rispetto al 2015, quando arrivarono in Ue 1 milione di persone, dando inizio ad una crisi politica che continua a dividere l’Europa.
I dati sui numeri delle richieste di asilo sono stati diffusi dall’ultimo report redatto dall’Ufficio per le richieste di asilo dell’Unione europea.
La pubblicazione fa seguito all’incontro tenuto dal governo tedesco per far fronte alla questione migranti e alla vicenda della nave Aquarius, che è dovuta attraccare al porto di Valencia, in Spagna, dopo la chiusura dei porti italiani.
L’ufficio per le richieste di asilo dell’Ue ha registrato 728.470 domande per ottenere la protezione internazionale nel 2017, il 44 per cento in meno rispetto all’1.3 milioni di richieste dell’anno precedente.
Più di 1 milione di persone sono entrate nell’Unione europea nel 2015, molte delle quali in fuga dalla guerra ancora in corso in Siria.
Iraq, Afghanistan e Siria sono i paesi di origine più frequenti dei richiedenti asilo e insieme raggiungono il 29 per cento di tutte le richieste presentate all’Ufficio Ue.
Il calo nelle richieste di asilo si è protratto anche nei primi 4 mesi del 2018, anche se i numeri non sono ancora tornati ai livelli di pre-crisi, secondo quanto emerge dai dati dell’Ufficio Ue sulle richieste asilo.
A presentare domanda di asilo nell’Unione europea nel 2013 sono stati circa 460mila persone.
I dati mostrano come ci sia stata una diminuzione del numero di persone che decidono di intraprendere il pericoloso viaggio fino alla Grecia o all’Italia attraverso il mar Mediterraneo.
Tuttavia, è stato registrato un aumento delle persone che viaggiano dall’Africa occidentale verso la Spagna.
La Germania continua a ricevere il numero di richieste d’asilo più alto rispetto agli altri paesi dell’Unione europea, con 222.560 domande nel 2017, seguito da Italia, Francia e Grecia.
Il Regno Unito si colloca invece al quinto posto con 33.780 richieste, ricevendoil 4,6 per cento delle richieste di asilo presentate.
Il numero di domande ancora da analizzare, però, continua ad essere alto: 954.100 persone sono ancora in attesa di una risposta, di cui 443.640 nella sola Germania, secondo quanto emerge dai dati dell’Ufficio Ue per l’immigrazione.
L’Unione europea ha cercato da più di due anni di trovare un accordo per modificare il regolamento di Dublino, sulla cui base sono delineate le politiche in materia di immigrazione. La questione sarà al centro del prossimo Consiglio europeo, previsto per il 28 giugno.
Intanto le politiche sull’immigrazione sta mettendo a dura prova la stabilità del governo della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer, ha dato tempo al governo fino alla fine di giungo per trovare un accordo con gli altri paesi dell’Unione europea in tema di immigrazione.
Se non ci saranno risultati, fa sapere il ministro, la Germania sarà costretto ad avviare una politica di respingimento sistematico dei migranti che arrivano alla frontiera.
Uno dei problemi che l’Europa deve affrontare per modificare il regolamento di Dublino e venire incontro ai paesi come l’Italia è il rifiuto da parte dei paesi del gruppo Visegard di accettare la propria quota di migranti.